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L'austerità del mio pianeta mi impone di essere severa con me stessa e con gli altri, con chi ha perduto i valori, i principi, sotterrati da una società superficiale dove, l'usa e getta, è diventata la quotidianità. Tante parole belle e giuste vengono usate, ma poi nei fatti l'onestà e il rispetto sono diventati inesistenti !!

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domenica 21 agosto 2011

RAGIONE O SENTIMENTO

“In amore la ragione o si dimette o va in aspettativa”.


Questa frase detta da Montalbano nel bellissimo “l’età del dubbio” continua a risuonarmi in testa. Ha ragione lui quando afferma che l’amore vero non ragiona, agisce d’istinto, altrimenti non è vero amore? O anche se innamorati si mantiene sempre un po’ di lucidità? Io ho provato ad agire d’istinto ma mi sono sempre trovata davanti uomini che avevano paura a lasciarsi andare, uomini rigidi, uomini razionali. Forse è vero che l’istinto è donna e la ragione è uomo,o forse gli uomini non hanno abbastanza coraggio per abbandonarsi all’amore. Fa paura abbandonare le riserve, abbattere le barriere con cui ci proteggiamo dalle delusioni, posare finalmente la maschera che indossiamo tutti i giorni. Fa tanto più paura quanti più anni di vita si sono vissuti. Se a vent’anni agire d’istinto è naturale, quando gli anni raddoppiano la ragione ha ormai avuto la meglio sulla nostra capacità di agire d’impulso, di rischiare, di lanciarsi nel buio. Il massimo del rischio concesso ai quarantenni è cambiare casa o ristrutturare la propria. Bandite le emozioni forti, la ricerca di nuove fonti di ispirazioni, la voglia di rinnovarsi. E assolutamente spaventosa è l’ipotesi di innamorarsi di nuovo. Come se fosse una malattia pericolosa. Peccato che sia l’unica cosa che ci tiene in vita e che ci impedisce di continuare a vivere morendo dentro. Senza amore non si vive, si sopravvive, che è cosa ben diversa. Ma per accoglierlo, per accettarlo, occorre che la paura non superi la voglia di amare, occorre che la ragione si dimetta, altrimenti l’amore si svilisce e muore prima ancora di nascere. Ecco, questo non sopporto più di tutto il resto, chi rovina i momenti speciali con una doccia fredda di triste realtà. Chi mette la testa invece di mettere il cuore e preferisce ad un’illusione che scalda l’anima una verità che ingrigisce i giorni,presenti e futuri. Cos’è meglio, invecchiare con le proprie storie, senza rimpianti, o non avere storie da ricordare e da raccontare?

3 commenti:

  1. Qaunti di voi hanno avuto l'esperienza di cuori di ghiaccio che si sono sciolti???

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  2. personalmente mai visto cuori di ghiaccio che si sono sciolti anzi, semmai si sono trasformati in pietre !!!!!!

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  3. A 20 anni si ama d'istinto ed è giusto così, a 50 anni si ama con "testa" e "cuore", che concorrono INSIEME a nutrire un vero sentimento. Amare "anche" con la testa non significa amare di meno o con freddezza: significa avere consapevolezza del proprio amore maturo, integrato nella realtà. Sono patetici i 40-50enni che regrediscono all'adolescenza. Nella maggior parte dei casi sono amori senza futuro. Io amo così, ho 50 anni e non vorrei più tornare indietro, all'inconsapevolezza dei 20. Non si tratta di privilegiare la ragione o l'istinto, si tratta di diventare INTERI per assumersi le responsabilità che il vero amore richiede.

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